Tanti auguri per il tuo primo anno di età, mio caro blog.
Mi sembra incredibile, ma è passato un intero anno da quanto ho premuto il tasto "crea blog" e ti ho consegnato il primo post.
Mai avrei creduto di vederti nascere, crescere ed evolvere per un anno intero. Mi hai fatto vivere una passione infinita, una esperienza unica, sebbene su un argomento futile e leggero come un videogioco. Quanto tempo speso a cercare, guardare, osservare, capire, giocare per poi scriverti e leggerti e rileggerti ancora.
90 mila click, oddio, di persone che, in un anno, ti hanno cercato, tra bot di google, tra persone affezionate alla tua unicità ed imprevedibilità, tra meteore che ti hanno trovato e consumato rapidamente alla ricerca bramosa di qualche trucchetto o indizio per migliorare il gioco, come se il tuo intento fosse stato mai quello di insegnare qualcosa a qualcuno.
Ti ricordi i primi commenti, i primi lettori nuovi che non fossero gli amici degli amici? Ne è passato del tempo, eh? Così tanto che adesso qualcuno ti viene a trovare perfino traducendoti dall'italiano all'inglese (chissà che cosa capirà mai).
Sinceramente fatico a vederti come una mia creazione. Preferisco pensare a te come una estemporanea manifestazione di pazzia, tra articoli goffamente matematici o tecnologici ed esperienze di gioco, vissute a vedere gli altri e a vedere me stesso, con quel tuo stile tipo libro, con testi e fotografie, in barba alla moda di youtube del momento che brama "click" o "like".
A 40 anni suonati e una vita piena, sei riuscito a rendere tuo
parte della mia vita privata, parte della mia vita coniugale, parte della mia vita lavorativa e parte della mia vita affettiva di amici, gli stessi che mi hanno addirittura rimproverato quando, spesse volte, ho pensato di lasciarti andare da solo per internet.
Ebbene si, te lo voglio confessare. Più di una volta ho pensato che avessi raggiunto una consapevolezza, più unica che rara, che ti permettesse di rimanere vivo nell'internet da solo, senza altre mie fatiche. Ma poi ci ho ripensato.
Mi sembra incredibile, ma è passato un intero anno da quanto ho premuto il tasto "crea blog" e ti ho consegnato il primo post.
Mai avrei creduto di vederti nascere, crescere ed evolvere per un anno intero. Mi hai fatto vivere una passione infinita, una esperienza unica, sebbene su un argomento futile e leggero come un videogioco. Quanto tempo speso a cercare, guardare, osservare, capire, giocare per poi scriverti e leggerti e rileggerti ancora.
90 mila click, oddio, di persone che, in un anno, ti hanno cercato, tra bot di google, tra persone affezionate alla tua unicità ed imprevedibilità, tra meteore che ti hanno trovato e consumato rapidamente alla ricerca bramosa di qualche trucchetto o indizio per migliorare il gioco, come se il tuo intento fosse stato mai quello di insegnare qualcosa a qualcuno.
Ti ricordi i primi commenti, i primi lettori nuovi che non fossero gli amici degli amici? Ne è passato del tempo, eh? Così tanto che adesso qualcuno ti viene a trovare perfino traducendoti dall'italiano all'inglese (chissà che cosa capirà mai).
Sinceramente fatico a vederti come una mia creazione. Preferisco pensare a te come una estemporanea manifestazione di pazzia, tra articoli goffamente matematici o tecnologici ed esperienze di gioco, vissute a vedere gli altri e a vedere me stesso, con quel tuo stile tipo libro, con testi e fotografie, in barba alla moda di youtube del momento che brama "click" o "like".
A 40 anni suonati e una vita piena, sei riuscito a rendere tuo
parte della mia vita privata, parte della mia vita coniugale, parte della mia vita lavorativa e parte della mia vita affettiva di amici, gli stessi che mi hanno addirittura rimproverato quando, spesse volte, ho pensato di lasciarti andare da solo per internet.
Ebbene si, te lo voglio confessare. Più di una volta ho pensato che avessi raggiunto una consapevolezza, più unica che rara, che ti permettesse di rimanere vivo nell'internet da solo, senza altre mie fatiche. Ma poi ci ho ripensato.
Ho ripensato alle emozioni che mi hai dato, ho ripensato alla tua unicità, ho ripensato al fatto che non sarei più in grado di incominciare di nuovo uno sforzo del genere. Ho ripensato al tuo occhio curioso, al tuo strano modo di porti davanti ad un videogioco, al fatto che ogni volta prendi le cose per quello che sono, solo un passatempo. E se ultimamente ti sei disamorato di Battlefield, lo posso capire. E' stato brutto essere stati presi in giro all'inizio, lo capisco. Ma vedrai che le cose miglioreranno e il tuo interesse presto si ravviverà.
Sai, tutte le cose hanno un inizio ed una fine. E' la legge di questa terra. C'è una canzone, che ti voglio dedicare, alla quale sono molto affezionato, che dice una cosa del genere:
"ah se si vivesse solo si inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende
e nulla ti appartiene ancora
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende
e nulla ti appartiene ancora
....
ma il finale è di certo più teatrale
così di ogni storia ricordi solo la sua conclusione
così di ogni storia ricordi solo la sua conclusione
....
ma tra l'attesa e il suo compimento
tra il primo tema ed il testamento
tra il primo tema ed il testamento
.....
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è "giorno dopo giorno"
e "giorno dopo giorno" è silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere rinunciare
alla perfezione"
e tutto il resto è "giorno dopo giorno"
e "giorno dopo giorno" è silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere rinunciare
alla perfezione"
Ti voglio bene, blog.
Non ho intenzione di lasciarti.
Continueremo a fare ancora altra strada insieme, come l'abbiamo fatta fino ad ora, passando dalla complessità alla semplicità, dall'interno all'esterno, a metà strada tra la ricerca e la negazione del significato.
Goditi il tuo compleanno. Ne hai fatta di strada.
Sono fiero di te.
Non ho intenzione di lasciarti.
Continueremo a fare ancora altra strada insieme, come l'abbiamo fatta fino ad ora, passando dalla complessità alla semplicità, dall'interno all'esterno, a metà strada tra la ricerca e la negazione del significato.
Goditi il tuo compleanno. Ne hai fatta di strada.
Sono fiero di te.
Sinceramente tuo
ilgrandepaperino
ilgrandepaperino
Sembra strano anche a me che sia già passato un anno dall'apertura del blog! Ho letto tutti gli articoli, uno più utile dell'altro e non posso che essere felice per questo fantastico progetto.
RispondiEliminaE' passato davvero velocemente. Grazie.
EliminaComplimenti e AUGURI!
RispondiEliminaGrazie da parte del blog.
EliminaTi leggo sempre. Auguri . Svag3llo
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaTroppo buoni.
RispondiEliminaTanti auguri anche da parte mia!
RispondiElimina(e scusa per il ritardo ma ero in ferie...)
Ben si nota la passione dietro quelle parole. E niente può spegnere la passione, nemmeno un tradimento.
RispondiEliminaTu sai cosa voglio dire.
Tanti auguri, ma sopratutto, tanti tanti complimenti.
Il blog vi ringrazia.
RispondiEliminaMessaggio per "SM": leggo solo ora il testo
RispondiElimina"Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog."
Ma io non ho fatto niente.
????????
Buon compleanno blog,ti ho trovato per caso un giorno,e non ti ho mai più lasciato.Leggerti non è solo condividere una passione,è come ricevere segnali in un codice segreto,che capisco semplicemente senza neanche conoscerne il significato.grazie per tutto quello che fai per me!��
RispondiEliminaGrazie. Ad un ritmo più lento, ma continuo a scrivere comunque.
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